IL SALUTO DI FINE MANDATO DI MARTIN MAVER

IL SALUTO DI FINE MANDATO DI MARTIN MAVER

A seguito dell'Assemblea Ordinaria Elettiva, svoltasi ieri nel pomeriggio a Monfalcone, a cui è ha fatto seguito l'elezione del nuovo Consiglio Territoriale della Fipav Trieste-Gorizia, dopo sedici anni di attività federale, si chiude il percorso del Consigliere Martin Maver.

Pubblichiamo di seguito, il suo saluto di fine mandato.

"Mi sono sentito in dovere di congedarmi da questo Comitato dopo 16 anni nei quali mi sono dedicato al ruolo di consigliere un po’ in tutte le sue sfaccettature.
Sono stato fatti eletto consigliere presso il Comitato Provinciale di Trieste della FIPAV nella stagione agonistica 2008/09, a quei tempi infatti esisteva ancora il Comitato di Trieste, con allora il presidente Giorgio Tirel.
Rieletto all'unanimità nella stagione 2012/13, dove sono stato investito della carica di Vicepresidente nel Comitato al quale presiedeva Walter Rusich. Ho svolto poi altri due mandati nel Comitato unico di Trieste Gorizia alla corte del presidente Manià.

Chi mi conosce, sa delle mie battaglie e della mia contrarietà alla distinzione tra i due territori di Gorizia e Trieste, episodio di arricchimento unico, già dai tempi della loro fusione.

Ricordo di quando fui eletto la prima volta. Le parole di un amico allenatore: “ghe vol un rompiballe, te son la persona adatta”. Poi di rompiballe ne abbiamo avuti altri, e ho potuto “ammorbidire” le mie posizioni.
Scherzi a parte... A fine mandato mi sono posto la domanda, se penso di aver lasciato un Comitato migliore di quello che ho trovato a suo tempo.

Ebbene ritengo di sì, anche se tante sono le problematiche nate negli ultimi anni e che continuano a creare difficoltà alle società come anche al comitato, che di fatto rendono difficile operare in tante direzioni.

Ritengo di aver avuto una parte attiva in molte decisioni del Comitato ma anche nella conduzione da dietro le quinte del Comitato stesso. Mi sono adoperato nell'organizzazione della verbalizzazione e nella digitalizzazione della segreteria, nell'apertura del canale Telegram con l'amico Marco Bernobich, nel riordinamento della pagina Facebook iniziata assieme a Walter Rusich e del sito, anche attraverso la creazione dei moduli di adesione alle tappe di S3, corsi allenatori, etc.
Ho spinto tanto anche sulla proposta di usufruire del referto elettronico, poi caduta in disuso a causa della laboriosità e non praticità dei proponenti,

Sono spesso intervenuto sulle formule dei campionati e delle finali. Ho insistito nell’idea di voler riappropriarsi dei campionati maschili, perché nonostante la crisi di questo settore, Trieste e Gorizia hanno i numeri e il dovere di provvedere ai campionati delle proprie società.
Poi purtroppo, probabilmente a causa di mancanza di condivisioni di obiettivi, non si è proceduto a migliorare il movimento nella parte regionale, allungando i percorsi dei campionati.

Un'altra cosa della quale sono molto fiero, e della quale mi prendo il merito e il far auto compilare i dati della gara del camp3 al portale, al momento dell’inserimento del numero di gara. Questo tecnicismo, che credo in tanti, tra tecnici e dirigenti, apprezzeranno, è stata abilitata nei tornei regionali e territoriali grazie alla mia testardaggine e alla complicità di segretarie volenterose.

A proposito, essendo adesso un periodo elettorale, ricordo a tutti che i Presidenti e i consiglieri cambiano, ma le segretarie restano. O dovrei dire restavano. Facciamo attenzione a non perderne altre.

Ho tentato di essere parte attiva del Comitato attraverso alcune proposte, chissà se un giorno.....Lascio in eredità alcune idee che avevo proposto a suo tempo e che sono state accantonate, o messe in attesa:

- La giornata unica di gioco

- Il trofeo delle province allargato ai paesi confinanti

- Una consulta dei presidenti che sia organo allargato, decisionale e non solo consultivo

- Ripristinare il premio fair play

- Campionati lunghi, che, se coinvolgono il Comitato regionale devono essere discussi bene e ben ponderati


Credo che in un territorio piccolo come il nostro non si possa procedere ognuno per conto proprio e ci sia bisogno di maggior dialogo tra i vari comitati: Territoriali e Regionale.
Ne sono prova la strutturazione dei campionati di quest'anno dove alcune squadre terminano i propri campionati a febbraio e altre sono sovraccaricate di partite.

Se qualcuno mi dovesse chiedere qual’è il cambiamento più grande che ho recepito da consigliere in questi anni direi che è quello degli spostamenti delle gare. Lascio un comitato, nel quale gli spostamenti la fanno da padrone. Cosa che innesca interrogazioni regolamentari, ricorsi, liti e difficoltà logistiche.
Dove si spostano le partite ufficiali, per andare a giocare tornei, che sono più qualificanti. (…. A proposito di campionati che qualificano e terminano a gennaio).
Ad oggi un torneo di due giorni qualifica più di tre mesi di campionato, a detta di più di qualcuno, me compreso.

Credo che nonostante tutti i problemi che hanno le società, la regolarità intesa nel senso più ampio del termine, sia ancora la prerogativa che debba distinguere un campionato federale. Regole chiare, se valgono per tutti, tutti si adeguano, nonostante le difficoltà.

Ricorderò sempre il periodo del Covid come periodo storico unico con tantissime difficoltà, ma anche quello dove anche il nostro Comitato si è distinto (grande merito di Marco Bernobich) per un lavoro costante di informazione, aggiornamento e confronto attraverso la rete.
Un periodo di laboriosità senza eguali che mi ha anche offerto l'occasione e il piacere di essere Babbo Natale per un giorno.

Permettetemi di ringraziare Walter, Paolo, Giorgio, Francesca e Rosanna, Marco e Daniele, Annamaria e Roberta e tutti i colleghi consiglieri.

Vi lascio in eredità anche il Logo del comitato.

Buon lavoro a tutti nuovi e vecchi eletti.

Grazie a tutte le società della fiducia accordatami in questi anni.

Arrivederci.
Martin Maver"